Il mio contributo a "un libro in cui si raccontano le sensazioni, le paure, gli odori, le speranze di quei drammatici momenti. Un libro a più voci."
Il 2 agosto 1980 ero un ragazzino
quindicenne.
Al mio paesello si stava svolgendo la
festa dell'amicizia. La corrispondente festa dell'unità della
democrazia cristiana.
Si stavano già sperimentando le
comunioni di intenti. Infatti, nella settimana successiva, le
medesime strutture sarebbero state prese in carico dai comunisti per
la loro festa dell'unità (e non sparivano bambini !!!).
Aveva un senso costruire qualcosa
assieme e usarlo quando necessario.
I miei genitori erano volontari a tempo
pieno alla festa, mia madre in cucina, mio padre tuttofare.
Io dovevo dare una mano, che non davo,
e quella mattina eravamo tutti nel piazzale intitolato a J.F.
Kennedy, mentre si stava preparando tutto per il pranzo.
Già si sentivano i profumi della carne
alla griglia e del ragù fresco.
Allora non c'erano internet né i
cellulari e le notizie arrivavano con l'Edizione Straordinaria del
telegiornale, il mitico tg1.