martedì 25 maggio 2021

Forma o sostanza

- Oh, ma insomma, la smetti di guardare tutte le altre donne che incontriamo? -

Al mega centro commerciale per la spesa settimanale lui non smetteva di guardare le giovani commesse e le interessanti donne che incontravano.

- e dai, non sto guardando, osservo solamente -

- che differenza ci sarebbe, scusa? -

- una differenza sottile, ma essenziale – lo diceva sorridendole.

- come quando si guarda un’opera d’arte, la si osserva per carpirne i significati che l’autore ha voluto esprimere -

- continuo a non capire, ma vai pure avanti, vediamo dove arrivi -

- sono curiosa – aggiunse sorridendo prima e poi seria - curiosa di capire perché non mi guardi più -

- dai che non è vero – lo diceva mentre guardava una avvenente donna che si stava avvicinando.

- sì che è vero, guardi le altre perché hanno un corpo più bello del mio – lo strattonava per impedirgli di girarsi e seguirne il percorso.

- le guardi, le osservi, usa il verbo che ti pare, solo perché hanno ancora una taglia 38 - se avessero avuto figli le guarderesti meno - 

- se tu avessi avuto dei figli non avresti mantenuto il tuo fisico -

Mario rimase un po’ dubbioso sull’affermazione, la guardò, si guardò come stupito, e poi rispose, serio.

- certo, se li avessi avuti magari avrei fatto in maniera di stare più attento -

- voi uomini la fate facile, in realtà non siete riconoscenti e vi interessa solo una cosa -

- certo che ci interessa, ma non solo, e comunque guardare non fa male a nessuno, e io non sono come gli altri uomini -

- see, sempre così mi dici, immagino come manderesti via quella che è appena passata -

Queste discussioni si ripetevano tutte le volte in cui si recavano in qualche luogo pubblico.


Durante la settimana Sofia, tra le tante improbabili news del cellulare, trovò un articolo.

Stranezze del Mondo, così si chiamava la rubrica, parlava di una donna che lamentava di essere stata un uomo.

Casablanca era attiva per questo già dagli anni Ottanta, per cui, non sembrava questa gran notizia.

Dopo aver letto la successiva news, in cui un padrone aveva azzannato il suo cane, decise che la rubrica Stranezze del Mondo, non era degna di ulteriori approfondimenti.


Il sabato successivo nuova spesa.

La primavera era sbocciata e la temperatura favorevole aveva ampliato i centimetri quadrati femminili esposti agli occhi di Mario.

- Ho letto di una donna che era stata uomo – buttò lì Sofia.

- Divertente – mentre sorrideva alla cassiera.

- Sarebbe un esperimento interessante da fare - 

- In che senso? -

- Se tu diventassi donna magari capiresti cosa vuol dire per me andare in giro con te che sorridi a tutte -

- Io sarei stato più attento -

- A cosa? -

Mario sospirò, la guardò negli occhi pensando se fosse il caso di proseguire e alla fine sbottò.

- A non perdere la forma fisica, a non mangiare tutto quello che mi passa davanti, a fare almeno un po’ di attività fisica -

Sofia rimase basita, ma solo per un attimo.

- Ho capito che non te ne frega niente di me -

- Se facessimo il cambio io non sarei come te -

- Certo, sicuro, paghiamo e andiamo che si fa tardi e mi comincia la partita -

- Ciao Mario - disse una donna nella cassa di fianco mentre andava via.

- Ciao Lisa -

- Buongiorno – continuò stizzita Sofia.

- E quella chi era che non la conosco? -

- Una collega -

- Non l’ho mai vista ai pranzi aziendali - 

Stava per dirle che ci teneva alla linea e li saltava - È da poco che è stata assunta -

- Donna molto bella, e lo dico da donna – disse scocciata.

- È al marketing, e lì solo così le assumono -


Sofia quella notte fece un sogno in cui leggeva la rubrica “Stranezze del Mondo”.

La donna dell’articolo era diventata suo marito che guardava la partita in tv.

Subito dopo il sogno era cambiato di scena e, in soggettiva, lei guardava interessata altre donne al supermercato.

Si svegliò, tutta sudata. Che incubo nel cuore della notte, nel buio assoluto del cuore della notte.

Una volta ripresasi un bisogno naturale l’attirava verso in bagno.

Provò a scendere dal solito lato del letto, ma si accorse di essere dall’altra parte.

Appena entrata in bagno urtò la cesta della roba sporca, quello là lasciava sempre tutto in mezzo, e le scappò uno strano grido di dolore.

L’urlo di quella che era la sua voce, proveniente dalla camera da letto, la finì di svegliare.

Solo ora si rese conto che poteva espletare il bisogno urgente stando in piedi.

La successiva spesa del sabato sarebbe stata molto più divertente.


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